25 novembre 2022, ore 17-19
Bisogno di credere.
Forme della fede nel contesto post-secolare
26 novembre 2022, ore 10.30-12.30
Fede, ragione, affetti.
I molti sensi nel credere cristiano
26 novembre 2022, ore 17-19
Mai senza l’altro.
L’esperienza della fede nel tempo del pluralismo
Come è possibile ancora oggi, nell’Europa secolarizzata, dopo la fine delle grandi narrazioni e delle autorità tradizionali, e in un contesto caratterizzato da processi di urbanizzazione, tecnicizzazione e digitalizzazione, affrontare la questione di Dio? Come si può ancora parlare oggi ragionevolmente di fede religiosa, spesso associata a violenza, fondamentalismo e fanatismo? Il punto di partenza di questo corso corrisponde alla nuova situazione culturale, religiosa e politica delle società occidentali moderne e pluraliste, dove la fede in Dio è diventata sempre più problematica.
Si cercherà di sondare quel “bisogno di credere” (J. Kristeva), anche nei suoi tratti pre-religiosi e pre-politici, che accompagna l’esistenza umana fin dal suo primo sviluppo, nella forma di un’affezione, ossia di un credito fondamentale e di un affidamento nei confronti di un altro che mi riconosce e che riconosco. Facendo riferimento al testo biblico, emergerà la centralità della potenza di una parola o di una voce che chiama e sé e mette in movimento la vita, conducendola altrove, verso ciò che le è proprio. Si mostrerà la complessità dell’esperienza credente, spesso ridotta alla sua dimensione intellettualistico-dogmatica o fideistico-carismatica, illuminando quell’intreccio inestricabile fra ragione, fede e affetti che segna ogni fede autentica e la rivela come un nome del desiderio (Agostino, Anselmo di Canterbury, M. de Certeau). In ultimo, si porrà la questione della fede e delle fedi nel tempo attuale del pluralismo religioso, in cui le religioni, da una parte, possono essere causa di discriminazione, violenza e conflitto, ma, dall’altra, in quanto “figure dello spirito” nel presente (J. Habermas), possono anche contribuire a risolverli attraverso le proprie pratiche e credenze. La vera fede, infatti, nemica di ogni cinismo e fanatismo, può disporre di una “coscienza di ciò che manca” e di una potenza simbolica e affettiva, necessarie, ancora oggi, per restare semplicemente umani.
Isabella Guanzini
Professoressa ordinaria di Teologia fondamentale alla Katholische Privatuniversität Linz
Testi utili per il tema del corso:
I. Guanzini, Filosofia della gioia. Una cura per le malinconie del presente, Ponte alle Grazie, Milano 2021.
I. Guanzini, Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile, Ponte alle Grazie, Milano 2017.